B. Sascha Horowitz
AFORISMI, PENSIERI E DETTI PERSONALI I
(nonché alcuni frammenti di detti impersonali ma parafrasati)
“La saggezza dei proverbi è effettiva
soltanto se vengono vissuti saggiamente“
Premessa
C’è chi mi ha definito un “aforista svizzero”.
Svizzero sono e sono soddisfatto che i miei genitori mi abbiano lasciato nascere e crescere in questa terra ticinese: ma aforista proprio non direi, anche se ho scritto centinaia di aforismi, quindi e semmai mi definirei qualcuno che ha la propensione e al quale piace scrivere degli aforismi. Tutto qui…
Che poi possano piacere anche agli altri, questo è…un altro discorso!
Prima serie (I)
Parte prima, dall’ 1 al 42:
1. Importante nella vita è vivere
il meglio possibile
senza danneggiare gli altri
ma essendo per loro di una qualche utilità…
2. Dovrà pur venire un giorno in cui l’essere umano,
per diventare veramente umano,
dovrà tra l’altro porre rimedio al fatto che su questa terra
pochi hanno tanto e tanti hanno poco…
e si dovrà finalmente realizzare il detto
“Fraternité, Égalité, Liberté”
perché sia nel passato che nel presente
questa grande, sublime triade ha lasciato
suppergiù il tempo che ha trovato…
3. Affinché qualcosa sia utile
bisogna utilizzarla
4. Affinché qualcosa cambi, bisogna veramente cambiare qualcosa
senza voler semplicemente migliorare un passato di abitudini
mentre si tratta d’innovare sì, di in-novare!
5. Se tiri il diavolo per la coda, potrebbe risponderti con la forca
6. “Errare è umano, perseverare è…” più che umano
7. Se non tieni la tigre al guinzaglio, avrai l’orto pieno di erbacce
8. L’amore non è sempre Amore, anche se talvolta gli assomiglia
9. Se non vuoi cadere dal tetto, aggrappati almeno al cornicione
10. Se qualcosa ti sembra difficile
anche molto difficile
non significa che sia impossibile
11. Ogni inizio è difficile
anche il concludere lo può essere
come ciò che sta tra i due estremi
12. Non si conquista la cultura gratuitamente
13. Se pretendi di conoscere Dio e i suoi progetti
probabilmente sei un impostore
perché Egli rimane un Grande Mistero
“il Mistero dei Misteri…”(come recita pure Lao-Tze nel suo 1° aforisma)
14. Se non sai relativizzare
l’assolutismo ti può giocare contro
e di brutto !
15. Attenzione al pensiero paralogico:
il pensiero logico basato su false premesse
perché anche quello ti può ingannare di brutto !
16. Le paure possono nascere sia dai desideri
che dalle responsabilità
più grandi sono i desideri e le responsabilità
più grandi possono essere le paure
17. Se vuoi salire sull’Albero
non sederti sul primo ramo che capita
soprattutto se devi condividerlo con terzi:
magari è rinsecchito o marcio!
18. Il pensiero raggiunge la punta del “Trampolino”,
“l’Azione” richiede un “Balzo Qualitativo”
per immergerti “nell’Acqua”…
19. Pensieri e sentimenti sono le gambe portanti
della personalità,
gli uni senza gli altri ci rendono claudicanti
20. Se vuoi cambiare
non puoi continuare a fare le medesime cose
anche se le fai meglio di prima…
altrimenti perfezioni soltanto gli schemi precedenti!
21. Per cambiare ci vuole coraggio
e bisogna sostenere l’ansia delle incertezze e paure nascenti
di fronte alle incognite che possono essere in agguato…
22. Se fuggo di fronte alle alternative possibili
non cambierà mai niente
23. Per molti è difficile morire
ma vivere non è ancor più difficile?
eppure quasi tutti vogliono vivere…
24. Per raggiungere un obiettivo
dobbiamo fare molte cose “ciò nonostante”
perché senza il “ciò nonostante” non ci si arriva…
25. Molte volte i genitori ti mettono
troppo o troppo poco “sale nella minestra” :
ma è difficile mettere quanto basta!
26. Non è possibile camminare attraverso la vita
senza calpestare almeno qualche “filo d’erba o qualche insetto…”
(con tutto il rispetto parlando!)
27. La nonviolenza può apparire molto violenta
per i seguaci della violenza
28. Talvolta i non violenti
sono vittime della loro non violenza
29. I bambini tranquilli e silenziosi
trangugiano troppe “minestre salate”
e poi ci si meraviglia se “stonano”
30. I bambini ribelli ci segnalano forse che siamo dei prevaricatori,
che non sappiamo ascoltarli, comprenderli, rispettarli, accettarli
31. I bambini spesso capiscono il senso
anche quando non capiscono le parole
e capiscono anche quando le parole
sono in contraddizione con il senso
32. I pregiudizi e i malintesi, le ingiustizie e le proiezioni
della “propria trave nell’occhio dell’altro…”
sono tra i prodotti umani più diffusi su questa terra
33. La presunzione delle varie chiese,
ossia quella di detenere esclusivamente
“la Verità, Unica, Sublime”
è illimitata e sconfortante…
34. Le istituzioni religiose ora ben installate con milioni di seguaci,
all’inizio erano delle piccole “sette eretiche” :
che non lo si dimentichi durante “la caccia alle streghe”
35. All’ essere umano difetta il senso storico,
dimentica troppo spesso il passato
e così rovina il presente e il futuro…
36. Se i genitori non offrono al bambino
delle contro-forme, purché non siano eccessive,
rischia di diventare un asociale
37. Non si impazzisce per caso
anche se le cause possono essere variegate
talvolta sconosciute e insondabili
38. È un privilegio poter trattare una donna
come una “principessa…”
ma spesso manchiamo nel fare e dire: – Presente !
39. Se il conflitto può distruggere
il negoziato potrebbe costruire…
40. Negoziare fino all’estremo
è quanto si dovrebbe cercar di fare
41. Nel corso della sua storia
l’umanità ha accumulato molte assurdità,
autoledendosi…
non dimentichiamolo
di fronte alle prossime assurdità
42. I pensatori che non pensavano come si voleva che si pensasse
sono stati messi in quarantena, in camera di tortura, prigione,
sul rogo, in croce, al muro…, in ospedali psichiatrici
e in svariate forme simili e diverse che avvengono tuttora
So long, I am around…
À suivre
Parte seconda, dal 43 al 69:
43 Ogni istituzione religiosa è la sola ad esprimere
il “vero pensiero divino”:
il problema è che ce ne sono tante!
Ognuna rappresenta forse…un altro Dio?
44 L’essere umano si è costruito degli dei
che esistono soltanto…nella mente degli individui
45 L’essere umano sa tutto su Dio:
chissà se Dio si è accorto della presenza
dell’essere umano e sa tutto a suo proposito?
46 Dio è questo e quello, è qui e là, fa questo e altro
è buono e misericordioso, onnisciente e onnipotente…
ma non si potrebbe lasciarlo un po’ in pace?
47 L’essere umano proietta nell’Universo
la sua immagine di nanerottolo
illudendosi che quello sia Dio…
48 Le relazioni umane sono tanto più difficili
se ognuno si prende per “l’Ombelico del Mondo…”
49 Se si continua a confondere funzionalità con valore
non risolveremo mai il problema
“della disuguaglianza degli individui”
50 Abbiamo creato una scala perversa: quella dei valori,
come se qualcuno potesse valere più di qualcun altro
in questo straenorme-mega-maxi e benedetto Universo…
51 Dobbiamo tornare alla considerazione della funzionalità:
per quanto concerne l’aspetto culturale ognuno è diverso dall’altro
non per il valore ma semplicemente per
le sue caratteristiche e la sua funzione!
52 Abbiamo creato un’altra scala perversa
quella delle retribuzioni:
a chi più e a chi meno, perfino a chi niente del tutto…
53 Si dovrebbe poter raggiungere lo stipendio unico
dove l’attività stessa è appagante:
poi ciascuno di quel tanto o di quel poco che riceve
faccia ciò che vuole, al limite giri in RR
e magari faccia poi la fame…
54 Le resistenze saranno enormi:
– Come, ho studiato di più, svolgo una lavoro più difficile,
ho maggiori responsabilità, quindi valgo di più,
devo guadagnare come colui che vale meno?
Ed ecco che siamo ripiombati nel madornale errore
della perversa scala dei valori…(cosí senza soluzioni!)
55 Il problema degli studi superiori
non è semplicemente un problema di tipo democratico:
non tutti devono-possono-vogliono studiare
perché lo studio richiede anche un’inclinazione speciale,
perché studiando si può anche diventare infelici…
56 Nell’evoluzione, nella maturazione personale
si può cercare di correre,
ma così facendo si rischia di arrivare in ritardo
o di non arrivare mai…
57 Sulle cose importanti bisogna sapersi attardare,
perché se si vogliono liquidare in fretta
si rischia di rimanere in superficie
o di pasticciare…
58 Non è forse più importante
ciò che si diviene
di ciò che si ha?
59 I rapporti sono spesso carichi
d’ipocrisia, malintesi, calunnie,
soprattutto se vengono espressi direttamente
e-o se sono di “seconda mano”.
60 Non sforzarti di apparire ciò che non sei
perché quando incontrerai l’altro
il vostro rapporto sarà falsato
61 Così come si può fare onestamente
“il più disonesto” mestiere del mondo,
si può praticare “il più onesto mestiere”
nel modo più disonesto possibile…
62 Si può essere dediti
a una qualche perversione
e per certuni ciò sembra inevitabile:
l’importante è di non continuare
a fare di vizio virtù
e di non affiggere il vizio in pubblico
come se fosse un cartellone pubblicitario
che declama una qualche virtù illusoria…
63 Da quasi tutte le imprese commerciali
soprattutto da quelle mastodontiche
che magari utilizziamo giorno per giorno
veniamo lautamente “derubati”
anche se la “ruberia” è stranamente legalizzata.
64 Talvolta è volontà quando faccio
ciò che non vorrei fare
ed è altrettanto volontà
quando non faccio ciò che vorrei fare!
65 Se ci poniamo false domande
che risposte potremo trovare?
– Quale è il fine della Vita, dell’Universo?
E se la Vita – l’Universo non avessero uno scopo
un fine e non contenessero domande?
Forse sono, punto e basta: s-o-n-o (verbo essere)!
Riposano in sé stessi, non tendono verso un “De-finito”
che sarebbe poi la loro Fine !
Il senso dell’Eternità e dell’Infinito
il loro aspetto i l l i m i t a t o
è forse quello che ci crea problemi
perché siamo continuamente sottoposti
ai nostri inevitabili limiti!
66 Spiritualità ha a che fare con “respiro”,
respiro nel senso più ampio del termine,
respirazione nel senso di scambio,
scambio nel senso di qualcosa
che è attivo in un viavai continuo,
che non si ferma mai, che entra e che esce,
che va e che viene come le maree,
che cambia costantemente, da Sempre a Sempre…
qualcosa che ci unisce e ci potrebbe trasformare
secondo le Leggi e i ritmi dell’Universo:
stabilisce il nostro rapporto con la Vita
nella sua Infinitezza, nella sua Essenza,
nella sua Incommensurabilità, nel suo Mistero
e con ciò comprende e trascende al tempo stesso le contingenze:
ossia l’aspetto effimero, quotidiano, quello esistenziale…
ma ci lasciamo spesso sommergere da queste “contingenze”
senza tener conto dei “Principi” che le sottendono e portano!
67 Si dovrebbe avere l’energia e la corporatura
dei quarant’anni a ottanta
e la saggezza degli ottant’anni a quaranta…
comunque non quaranta a quaranta
e ottanta a ottanta
anche se si tratta di un desiderio assurdo
di una fantasia impossibile!
69 Non è indispensabile
voler “perfezionare la perfezione”.
– So long, I am around…
À suivre…
Parte terza, dal 70 al 100:
70 Le contingenze tendono a separarci:
la meditazione atematica
anche se apparentemente passiva
tende ad unirci.
71 Esiste una stretta relazione
tra quantità e qualità:
talvolta divergente, talaltra convergente.
La produzione di una grande quantità
di oggetti può influire negativamente
sulla loro qualità e viceversa :
se ti servo un panino integrale
di prima qualità,
grande quanto una pallina da golf
non ti sfamerai
ma dovrai ricorrere a una bella pagnotta
e magari anche a del companatico…
se invece la bella pagnotta
è di pessima qualità,
forse ti provocherà
un bel mal di stomaco, oppure la diarrea…
72 Le realtà distruttive passate e presenti
non ci devono impedire
di voler costruire un futuro rinnovato
73 È preferibile dare il proprio parere
soltanto se richiesti
74 Se si è interpellati è forse indicato
riflettere di più, parlare meno,
abdicare ai propri bisogni
soprattutto a quelli di compensazione,
di rivalutazione, di superiorità,
perché tanto non ci serviranno, anzi…
75 Anche se magari non potrebbe sembrare:
l’importante non è tanto il fare,
apparire, dimostrare
bensì l’essere pienamente presente
con la propria consapevolezza,
la propria qualità intrinseca ;
il fare può aiutarti ad essere migliore,
ma può anche lasciare il tempo che trova
o al limite farti regredire.
76 È utile…ciò che utilizzi,
è contento colui che si accontenta,
forte colui che si sforza,
puro colui che si purifica,
calmo colui che sa calmarsi:
anche se tutto ciò non è gratuito!
77 L’Innominabile comprende Dio
e il Diavolo,
così come il Tao comprende
lo Yin e lo Yang…
Dio- e il Dia-volo (il Dio e la Dea)
sono i due aspetti antagonisti
necessari alla vita,
complementari della medesima realtà
completa, integrale però in-de-finibile:
realtà senza inizio, senza fine, in-finita
ed essendo tale non è limitabile
da una de-fini-zione (e-o un’azione).
78 “Tra il pensare e l’essere,
c’è di mezzo il… “tessere”.
79 “Mal comune… “
nessun gaudio!
81 Essere un universitario
sarebbe un ideale?
Ma se un universitario
potrebbe essere infelice
e un non-universitario felice?
82 L’uomo fece Dio
“a sua immagine e somiglianza”
e lo proiettò nel Cielo :
perciò quando si scruta il cielo
è ovvio che non lo si possa trovare!
83 Quando il simbolico
viene ridotto alla realtà,
quando si cerca
d’incarnare le utopie
storicamente limitate,
possono diventare il portale
dal quale entra ed esce
qualsiasi cosa,
compresi i disastri con il sangue umano…
84 Vizi e virtù si trovano in noi
allo stato di potenziale energetico
pronti ad esprimersi:
realizzare le virtù costa una certa fatica,
un po’ come quando si sale
i pendii di una montagna…(vedi il Purgatorio dantesco!):
per i vizi è un po’ come quando
si tiene un oggetto in mano,
se la si apre e lo si lascia andare
cade risucchiato dalla forza centripeta
senza che si sia dovuto fare
uno sforzo particolare,
si tratta di un gesto gratuito
mentre la cultura umana
“la si conquista con il lavoro” !
85. Per il trapasso avrei alcune ipotesi
che potrebbero essere tanto giuste
quanto sbagliate,
tanto semi-giuste quanto semi-sbagliate:
1 tutto potrebbe concludersi lì, come la
goccia o il fiume che rientra nell’Oceano,
senza memoria, senza consapevolezza,
senza possibilità d’azione individuale;
2 oppure c’è ancora consapevolezza e-o
memoria, ma non esiste più la possibilità
di una qualsiasi azione;
3 come rettifica delle proprie erranze,
forse legata a una sofferenza
dovuta al “raddrizzamento” del distorto
per raggiungere di nuovo uno stato
“energetico puro, primordiale”;
4 la nostra luce interiore, le informazioni,
le esperienze raccolte vita natural durante
si ricongiungono con quelle universali,
formando, come disse qualcuno (ma no ricordo chi),
la neghentropia, il processo inverso all’entropia
per ristabilire un certo ordine,
l’indispensabile equilibrio dinamico alla Vita…
5 infine, ma per me un’ipotesi improbabile,
ci sarebbe la reincarnazione,
senza entrare nei dettagli
poiché vengono proposti tipi diversi,
ma a dire il vero non ci credo,
però per “correttezza scientifica”
lascio aperto l’1% di possibilità !
86 Siamo stati posti in questa vita
ma non ne conosciamo la ragione,
percorriamo questa vita
ma non sappiamo che cosa ci aspetta
e ce ne andiamo da questa vita
senza sapere quale ne sarà la destinazione:
quindi che sappiamo?
87 – Qual’è il tuo vero nome?
– ?…
– Voglio dire quello vero vero!
– Non ce l’ho, non me lo ha mai dato nessuno,
nessuno me lo ha mai chiesto,
nessuna voce me lo ha mai suggerito
e così il mio vero nome non è un nome:
sono “un senza nome”, oppure
ho un nome che non ho mai conosciuto
perché dimora nel Grande Silenzio…
88 Siamo stati concepiti dal Creato
ma acciarpati da mano d’uomo
89 La morte è il prezzo
che dobbiamo pagare per esistere…
90 La morte è la più grande incognita
della nostra esistenza,
ma forse non porta alcuna maschera…
ed è semplicemente quella che appare
91 – La morte mi ha terrorizzato
fin quando mi sono reso conto
che era un problema insolubile
fuori dalla portata della nostra esistenza…
più mi avvicino ad essa o lei a me
meno mi terrorizza…
– Ne sei sicuro?
– Non tanto…è bello poter respirare, amare, vivere…!
92 La fine del mondo?
catastrofi cosmiche?
la fine dell’umanità?
ma ogni volta
che qualcuno di noi muore
per quel qualcuno
sia per lui o per lei
è la fine dell’umanità e del mondo!
93 Più mi avvicino alla morte,
più vorrei vivere…, addirittura
rivivere da giovane!
94 Tra l’altro ci sono due costanti
nella storia dell’umanità,
il messianismo e il millenarismo:
il primo sorge abitualmente quando
delle etnie, delle civiltà o il mondo
provano il bisogno di un cambiamento
radicale del pensiero, dell’atteggiamento,
ossia una “metanoia”;
il secondo quando invece il mondo
si “annoia”, è stufo
e non vorrebbe più continuare
come fino a quel momento…!
95 I “chiaroveggenti” vedono soprattutto
ciò che vogliono-possono vedere
e-o farci vedere…
96 Tutto può valere:
ma sembrerebbe
che può valere
anche il contrario di tutto.
97 Probabilmente non è tanto
“Dio che ci ha fatti
a sua immagine e somiglianza”
ma siamo noi che abbiamo fatto Dio
a nostra immagine e somiglianza!
98 Potrebbe darsi che c’è chi pone Dio
da qualche parte là fuori, lassù,
mentre è pure ben annidato
dentro di noi…
99 Sarebbe ora di smettere
di comportarci come se fossimo
delle divinità
altrimenti finiremo per essere
degl’idolatri politeisti…
se non lo siamo già!
100 Dire a qualcuno
che è “un asino o un maiale”
potrebbe anche significare
che si sta insultando quegli animali !
So long, I am around…
À suivre…
Quarte parte, dal 101 al 150
101 Prima di voler togliere
“il pulviscolo dall’occhio dell’altro”
forse è preferibile che si tolga il proprio
perché già questo basta
per impedirci di vedere chiaramente
102 La vera meditazione dovrebbe portarci
a un punto neutro dell’essere
non distante, ma equidistante da tutto…
103 Gli ideali, la perfezione
l’ideale della perfezione:
sono astrazioni ed essendo tali
se pensiamo di poterle realizzare
ci diamo la zappa sui piedi
creando una considerevole quantità
di sensi d’inferiorità e-o di colpa…
anche se tutto sommato
e secondo un altro punto di vista,
gli ideali potrebbero servirci
per…migliorare:
un po’ come dei trattori che ci trascinano!
104 Esiste una parola germanofona
intraducibile: “verschlimmbessern”
vale a dire che “se strafai per migliorare
rischi di peggiorare!”
105 Se cerchi di soddisfare
soltanto i tuoi bisogni
rischi di travisare quelli degli altri
106 Anche lo scrivere può diventare
come una droga
più ne consumi più ne vuoi
107 Quando cerchi
potresti non trovare ciò che cercavi
e trovare invece qualcosa
che non stavi cercando,
quindi bisogna essere attenti
per non lasciarcelo sfuggire
108 Prendere delle cattive abitudini è facile
perderle molto ma molto meno
e per farlo non è indispensabile
che si assuma soltanto “della droga”
anche se per quest’ultima è poi lei
che assume “il ballo” del nostro organismo
109 Se fai ciò che ti pare e piace
rischi di crearti dei grossi dispiaceri
110 Forse conoscete l’aneddoto
di Chuang Tse, uno dei padri
del taoismo cinese che sognò
di essere una farfalla,
ma quando si svegliò si chiese:
“È Chuang Tse che ha sognato
di essere una farfalla, o è la farfalla
che ha sognato di essere Chuang Tse?”
Io vorrei porre la questione
un po’ diversamente
perché mi sono svegliato con il batticuore
dopo un sogno di tipo aggressivo e mi sono chiesto:
“È il sogno che ha creato il batticuore
o è il batticuore che ha creato il sogno,
oppure ancora: i due aspetti, aggressività e batticuore
forse coincidevano come causa del sogno
o il sogno ne era la causa?”
111 Finora la Vita è stata generosa con me,
sono io che non sono stato capace
di cogliere appieno la sua generosità
112 Talvolta la gente ride di me
perché mi trova ridicolo
per le mie idee e le mie fisime
ma francamente e banalmente:
preferisco far ridere che piangere,
ah, ah, ah! (ha, ha, ha!)
113 Allora, da giovane,
avrei potuto ma non sapevo,
ora da vecchio saprei
ma non posso
quindi…
è il dramma del senno di poi!
114 L’umanità assomiglia a un teatro di burattini
di cui siamo gli interpreti,
mentre i veri tirafili sono i burattinai
che stanno invisibili dietro le quinte,
e che quinte!
115 La vita di ognuno di noi
rimane comunque
una sinfonia incompiuta
anche se per l’uno o l’altro
lo stile sarà tonale, politonale
polifonico, dodecafonico,
atonale, cacofonico, oppure…
116 Il credo più credente e credibile
è forse quello per cui si crede…
in nulla di specifico
117 È fattivo soprattutto ciò
che siamo in grado di comprendere
conquistare, assimilare,ma pure disposti e capaci di realizzare
118 La gravitazione non è forse il risultato
del movimento centrifugo e centripeto dell’energia?
119 Così come esiste la gravitazione fisica
esiste pure quella mentale e psicosociale
che si manifesta nella “de-cadenza”
delle qualità creative, edificanti
120 Se hai occhi per udire ascolta bene,
se hai orecchie per vedere,
guarda altrettanto bene
perché le apparenze ingannano…
121 Adesso posso dire:
– Ci sono !
Quando sarò trapassato non potrò più dire:
– Non ci sono !
Potrò almeno pensarlo?
Ma…chi lo sa…
122 Un esercito:
lama a doppio taglio,
vedi i colpi di stato
che può decidere in qualsiasi momento
senza il consenso del popolo
e anche contro la sua volontà…
di un popolo che pur lo nutre!
123 La Vita
non la inizi e finisci
come vorresti…
124 La Vita
straripa di gioie, bellezze, meraviglie,
illusioni, amarezze, crudeltà che lo si voglia o no
125 L’Amore è come un fiore
o un frutto che deve poter sbocciare
e maturare senza sforzature…
126 È difficile vaccinarsi
contro la stoltezza umana…
127 La vera pazzia non si trova
dentro le cliniche psichiatriche,
bensì là fuori in certi palazzi
nelle giunte militari
nei vertici ecclesiastici
e nelle occulte stanze dei bottoni
degli anonimi reucci
delle grandi banche
e della grande industria…
128 Mi guardo dintorno e vedo la Vita
multiforme, variopinta e scuoto la testa
approvazione, rifiuto ?
no, grande stragrande stupore !
129 Sin dall’inizio ci troviamo
nel “Braccio della Morte”
fintantoché la Morte
non ci abbraccia fattivamente…
130 La sua sentenza è definitiva
senza ricorso, senza grazia:
differisce il tempo e il modo d’esecuzione,
ma è, con la nascita,
forse la cosa più seria che ci può capitare!
131 Non si dovrebbe giocare con l’Amore…
atomo costitutivo delle relazioni umane
132 Non si dovrebbe scherzare con la Sessualità
particella dell’atomo d’Amore
preziosa e spesso incompresa:
c’è chi ne fa un gioco, un esercizio di ginnastica
o quant’altro, magari anche una perversione!
133 Potrebbe darsi che gli atomi
non siano né materia né spirito
ma “semplicemente” degli atomi:
“ossia sono quel che sono!”
134 Ho ideato un aforisma poi dimenticato:
si è dissolto nel nulla
come se non fosse mai esistito…
135 Mi fa pensare alle nostre vite:
appaiono, scompaiono e,
dopo qualche tempo,
non si ricordano più
a parte qualche personaggio storico
soltanto per qualche tempo
ma poco…
136 Si ricordano quindi i famosi
la cui fama si estingue
come l’eco lontana,
anche se risuona più a lungo
137 L’individuo è stato spinto a divorare con ansia
“i Frutti dell’Albero della Scienza” :
molto probabilmente per “sopravvivere”…
138 Abbiamo abusato
“dell’Albero della Scienza del Bene e del Male “ :
e siamo precipitati in perenni complicanze
da ingenue vittime!
139 Si possono dire o scrivere
le più grandi falsità
e farle passare
per le più grandi verità !
140 Certe realtà
sono quelle che sono
che tu ci creda o no
che ti piacciano o meno…
141 Troppo spesso e facilmente
oltre che per cose importanti
ci aggrediamo e straziamo
per degli assurdi nonnulla
142 L’intelligenza umana è una possibilità
che talvolta assomiglia a un fenomeno…
che non esiste
143 Anche se sei scontenta della tua vita
e di te stessa,
non buttarti via…datti una mossa !
144 Più sei esigente…meno sarai soddisfatta
145 Ma che strano giardino zoologico
siamo diventati…
oppure lo siamo sempre stati ?
146 La carne è forte, lo spirito invece…
lo spirito invece…e la carne?
147 Che fatica per capire un minimo della Vita :
l’essenziale rimane fuori campo
148 Talvolta sembriamo intelligenti
ma spesso ci comportiamo come se non lo fossimo
149 La superficialità è vanagloria per gli stolti
150 “SAPIENZA, AMORE E VIRTUTE”
tre perle nella corona della cultura umana
* * *
So long, I am around…
Fine della quarta parte
Quinta parte, dal 151 al 200
151 A che cosa ci serve la cosiddetta intelligenza
se percorriamo la nostra vita da stolti claudicanti ?
152 L’umiltà sembra una povera servetta,
la presunzione invece la fa da padrona
153 Cara sorella umiltà, quanto vorrei essere tuo fratello !
154 I parenti stretti dell’umiltà non sono molti
ma formano una famiglia forte e unita
155 Anche i treni rapidi hanno delle fermate:
per giungere a destinazione ogni tanto bisogna cambiarli
156 Non relegare sentimenti, pensieri, progetti e desideri
nell’oscuro bugigattolo del sottoscala
157 Sei “caduta”, hai fallito, sei scoraggiata ? Ricomincia !
158 Scusa la banalità: non si vive per mangiare,
ma si mangia per vivere…
159 Scusa la banalità: non si vive per guadagnare,
ma si guadagna per vivere..
160 Scusa la banalità: non si ruba per essere onesti,
ma si è onesti per non rubare…
161 Scusa la banalità: non si deve uccidere per vivere,
ma si può vivere senza uccidere…”
162 Il “seme della generosità” sonnecchia in noi:
siamo ancora in tempo per risvegliarlo dal suo letargo
163 Uno “sport” tipicamente umano consiste nel fingere di sapere
ciò che in verità non si sa
164 E chi l’ha mai trovata “l’ascosa pietra filosofale”…
forse Harry Potter?
165 I figli devono poter criticare i genitori,
non fosse che per imparare ad autocriticarsi
166 Tra gli individui non c’è differenza di valore,
bensì di funzione
167 Il “Gioco della Polenta” ?
ci si butta delle fette sugli occhi
per non vedere che cosa stiamo scombinando
168 Non siamo forse noi gli “alieni” che sono venuti
o addirittura verranno dallo spazio?
169 In principio c’era…”il Principio, il Supremotuttuno”
che dovrebbe esserci ancora…
170 a meno che il Supremotuttuno ci abbia voltato le spalle
e per disperazione si sia rifugiato in un Universo parallelo
171 Ci sono persone oneste e affidabili
che prendono per vere le simulazioni di affidabilità altrui
172 Ci sono delle sensibilità troppo sensibili
per poter sopportare l’altrui insensibilità
173 Il momento più equo della vita è… la morte:
tutti ci dobbiamo passare, chi in un modo o in un altro,
in un momento o in un altro, ma inesorabilmente
senza privilegi, eccezioni, senza ricorso e senza grazia…
174 L’Universo ha creato l’Uomo: poi lo ha abbandonato come
un trovatello ad una capricciosa Madre Natura
175 – Elì, Elì, lama sibachtani? –
No, non ci hai abbandonati, come “traducono i Vangeli”
non sarebbe possibile:
la nostra vita è difficile ed intricata perché ce la siamo complicata
noi stessi con le nostri mani, la nostra ignoranza !
“Sibachtani” proviene a mio parere da “Mesubach” = complicato,
difficile, quindi:
– Dio mio, Dio mio, perché me l’hai resa così complicata, difficile?
176 Nella retroguardia zoppica il quasi assurdo “senno di poi”
di cui solitamente non si è certi che sia poi assennato !
177 Esistono anche splendide giornate, persone commoventi,
squarci d’inaspettata generosità e bellezza…!
178 Se si è ugualmente disponibili per tutti,
si mancherà a chi di sostegno ha più bisogno degli altri
179 È difficile non essere manchevoli:
“Dio sa” quanto vorrei non essere imperfetto!
180 Se si è semplici diranno che si è complicati e si distanzieranno:
la semplicità è difficile da capire
181 Se si è complicati si creerà negli altri dei rompicapo e si scosteranno:
le complicanze sono difficili da capire
182 Nell’essere umano c’è un grande pieno di presunzione
e un gran vuoto d’umiltà…
183 Anche le Leggi Universali devono sottostare alla propria legislazione…
184 Se non puoi accettare la morte non preoccuparti: sarà lei ad accettarti!
185 Interrogativi, dubbi, scrupoli?
Potrebbero essere l’albore di un’autentica saggezza…
186 La Vita è quella che è,
non può avere un fine particolare,
perché se ci fosse un fine particolare,
essendo in-finita
una volta realizzato il fine, sarebbe finita…!
187 Soffri…soffri molto? ascolta la Vita,
forse in sottofondo ti sta sussurrando
un messaggio importante…
188 Non sempre ciò che fa bene fa veramente bene
e ciò che fa male fa veramente male…
189 Credevi la Vita semplice? forse lo è stata all’inizio,
forse lo sarà alla fine, ma tra i due estremi…
190 Certi sogni sembrano non appartenerci:
personaggi sconosciuti, luoghi mai visti, musiche mai udite,
ma di chi saranno?
191 Chissà se e che cosa sogneremo quando saremo morti,
qualora gli atomi dovessero poter sognare?
192 Conoscendo meglio qualcuno si può odiarlo meno,
però in certe situazioni lo si potrebbe anche odiare di più…
193 Non si trovano certe risposte?
forse ci si pone strane domande:
inadeguate, complicate, errate, morbose…
194 C’è chi afferma che la “Tradizione” con la T maiuscola
tramanda la “Verità” con la V maiuscola:
potrebbe però darsi che, tutto sommato i fenomeni
“tradizione e verità” andrebbero riscritti in minuscolo…
195 Una massima recita: “La scienza procede d’errore in errore”,
ma si potrebbe anche aggiungere “non soltanto la scienza” !
196 Quanto possiamo essere brutti e ridicoli ,
quando ci sforziamo di apparire belli e importanti
197 Quanto possiamo essere deboli e infimi ,
quando ci atteggiamo da superuomini
198 Quanto possiamo essere ipocriti
quando ci diamo un gran daffare
per sembrare intelligenti, generosi e tolleranti
199 Talvolta si vorrebbe fare qualcosa di costruttivo
ma “il destino” ci mette il bastone tra le ruote
200 Talaltra, per delle futilità o mostruosità
“la sorte” ci lascia scombinare senza fermarci un istante
So long, I am around…
Fine dalla quinta e ultima parte della prima serie
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